I tabià
La parte orientale del paese bruciò nell'anno 1719."l'Anno 1719: alli 18: di novembre in circa li 21: ora Fu incendiata la Villa tutta di Sappade dalla chiesa in qua verso il levar del sole compreso anco la V.a Chiesa di Santa Croce di D.ta Villa di Sappade" (Pellegrinon, 1971)
Alla fine degli anni '80, una sera di luglio, un fulmine colpì uno dei tabià marginali del paese creando grandi difficoltà di contenimeno delle fiamme con pericolo di propagazione dell'incendio agli altri tabià
Al di sopra del vano stalla costruito in muratura viene disposto un impalco di travi, sul quale quale ricavare il solaio del fienile e lo spazio esterno per il ballatorio. Le pareti perimetrali del fienile vengono realizzate mediante la sovrapposizione di tronchi incastrati fra di loro, in corrispondenza del nodo d'angolo.
La costruzione a telaio (kolondel) vede la posa di montanti in legno distanziati fra di loro di alcuni metri, che sono uniti fra di loro orizzontalmente da travi interpiano e controventati da travetti disposti secondo una data inclinazione. Le pareti vengono poi chiuse con assi di larice, dove spesso trovano posto i trafori.
Sopra il vano della stalla, in corrispondenza degli angoli, la muratura continuava in elevazione fino a raggiungere il livello di copertura. I tamponamenti sono realizzati con l'impiego di tavole.